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Il mio Everest
È un Everest senza cima quello di T. Howard Somervell, che partecipò nel 1922 e nel 1924 a due assalti all’Everest senza ossigeno, e fu testimone del tragico tentativo di Mallory con Irvine.
È anche il diario di un viaggio nell’India colonialista vista da un inglese illuminato, generoso e anticolonialista, e nel Tibet medioevale degli anni ‘20. Racconta i sorprendenti e talvolta umoristici incontri con gli abitanti dei villaggi, la tragica, infantile fede dei lama, i paesaggi di incomparabile bellezza, la maestosità delle montagne. -
I 3900 delle Alpi
“I 3900 delle Alpi”, scritto da Alberto Paleari insieme a Erminio Ferrari e Marco Volken, è una sorta di inno alle cime “seconde”, spesso assenti dai carnet dei collezionisti di vette solo per via di quel centinaio di metri che le esclude dall’olimpo dei più blasonati Quattromila. Un libro dedicato agli alpinisti curiosi, ai romantici e a coloro che in montagna cercano ancora la solitudine e l’avventura.
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L’angelo che scese a piedi dal Monte Rosa
La biografia romanzata di Tanzio da Varallo, che percorre la vita del protagonista alternando capitoli in prima persona, in forma di ricordi del padre e dei fratelli di Antonio/Tanzio (il nome sarebbe un adattamento da D’Heinz, ossia D’Enrico in lingua walser) e dell’artista stesso, a capitoli più narrativi, in cui l’uso della terza persona permette di abbracciare segmenti temporali più ampi, accompagnando il lettore nello scorrere della vita e nella formazione artistica e umana di Tanzio, s